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I nostri mezzi

La nostra sede

Porto turistico Marina di Stabia

La piscina dello yacht club

Il Banco di Santa Croce Diving ha sede all’interno del porto Turistico di Marina di Stabia, in Corso Alcide de Gasperi 313 a Castellammare di Stabia. La straordinaria posizione del  Diving che dista 10 metri sia dal parcheggio auto che dall’imbarco ai gommoni rendono la struttura una vera comodità.

Disponiamo di 7 aree: Reception, Aula didattica, Spogliatoio Uomo e Donna, Stazione di Ricarica, Noleggi, Box docce.

Offriamo WiFi gratuito, Lavaggio delle attrezzature, Angolo libreria e ricarica cellulari, Aula didattica per istruttori, Ricarica Nitrox e trimix. Noleggio attrezzature e scooter, materiale e occorrente per Rebreather. Pacchetti All Inclusive con ristorazione e alberghi per gruppi Subacquei. Nelle immediate vicinanze troverete Area Barbecue, Bar Gastronomia, Yacht Club con piscina all’aperto.

DIVING PLUS
Siamo aperti tutto l’anno da 20 anni, 3 stazioni di ricarica: aria, nitrox, trimix. Test Center per scooter subacquei Suex, immersioni tecniche per tutti i livelli, Immersioni e assistenza rebreather, attività per non subacquei.

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CORSI RICREATIVI

Open Water Diver  
Certificazione 18 metri
Questo corso, riconosciuto a livello internazionale, è il modo migliore per iniziare la tua avventura subacquea. Obiettivo del corso è quello di acquisire le abilità necessarie per esplorare il mondo sottomarino in totale sicurezza.

Advanced  Diver
Certificazione 30 metri
Dopo il corso base è il momento di migliorare le tue prestazioni in acqua, questo corso potrai migliorare le tue abilità fino a raggiungere i 30 metri di profondità.

Deep  Diver
Certificazione 40 metri
Con questa specialità potrai continuare la tua formazione arrivando ad una profondità di 40 mt

CORSI TECNICI

Intro to tech 

Lo scopo di questo corso è introdurre il subacqueo ricreativo alle procedure e alle configurazioni che si utilizzano per fare immersioni tecniche.

Advanced nitrox decompression
Certificazione 45 mt
Se ormai ti senti sicuro e vuoi rimanere più tempo in acqua senza dover effettuare lunghe soste di decompressione, questo è il corso che fa per te. Con questo corso userai miscele decompressive ed entrerai ufficialmente nel mondo della subacquea tecnica.

 Mixed gas trimix
Certificazione 60-100 mt
Con il mixed gas trimix, potrai usare le miscele fino ad una profondità di 100 mt

 

CORSI REBREATHER

didattica SDI TDI  

I rebreather sono una grande innovazione nel mondo della subacquea, grazie alle loro caratteristiche tecniche permettono al subacqueo di riciclare in buona parte i gas respirati, aumentando di gran lunga i tempi di permanenza di fondo anche con volumi di gas notevolmente inferiori rispetto al circuito aperto. Grazie al sistema a circuito chiuso CCR (closed circuit rebreather) le bolle non vengono emesse e questo permette anche un avvicinamento maggiore alle specie marine.

Air diluent
Certificazione 40 mt 
Questo corso è l’introduzione al mondo del silenzio, durante il quale imparerai le procedure per gestire immersioni fino a 40 metri. 

 Mixed gas
Certificazione 60 mt
Con il mixed gas, aumenterai la conoscenza sulle miscele utilizzate dal rebreather, la profondità, e l’esperienza.

 Advanced Mixed gas 
Certificazione 100 mt
Sei alla fine del percorso didattico riguardo il circuito chiuso. Da adesso ti potrai pianificare immersioni fino al limite massimo previsto di 100 metri.

 

IMMERSIONI E SNORKELING

Da oltre 20 anni offriamo la possibilità di immergersi al Banco di Santa Croce, nell’AMP di Punta Campanella, sui relitti, e organizziamo uscite snorkeling in costiera sorrentina e amalfitana

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© photo by Gabriella Luongo

BANCO DI SANTA CROCE

Per immergersi sul Banco di Santa Croce è necessario seguire ordinanze e regolamento del Comune di Vico Equense, titolare della concessione demaniale clicca qui per approfondire 

Il Banco di Santa Croce è un piccolo arcipelago sommerso nella parte meridionale del Golfo di Napoli, al largo fra Castellammare di Stabia e Vico Equense. È famoso fra i subacquei per le foreste di gorgonie rosse e le pareti rivestite da gorgonie gialle e tappeti di margherite di mare, ma soprattutto per la gran quantità di pesce che è possibile osservare: cernie e dentici appostati per sorprendere le castagnole nere o quelle rosa di profondità, o pesciolini simili a sardine, le boghe, che volteggiano a milioni in banchi serrati. Qui tutto l’anno è possibile osservare il gattopardo riposare fra le rocce, o le sue bianchissime uova appese alle gorgonie; in primavera stazionano i tonni, che per settimane fanno il pieno di energia prima della riproduzione; a maggio arrivano le prime aquile di mare; in estate palamite e tonnetti costringono le boghe a infinte manovre repentine, che accendono il mare di lampi d’argento; a fine estate è periodo di lampughe, mentre a ottobre partono le aquile di mare, che per tutta l’estate avevano volato in formazione fra le secche del Banco incantando i subacquei.

Il Banco è una Zona di Tutela Biologica in cui 
la pesca è proibita, istituita dal Ministero delle Politiche Agricole(nel 1993 clicca per approfondire e ampliata nel 2009 clicca qui per approfondire ).
È anche un 
Sito Natura 2000 clicca qui per approfondire , la rete delle aree europee di elevato valore ambientale. Il Banco di Santa Croce
è infine una ISRA – Important Shark and Ray Area (Zona Importante per Squali e Razze)
 clicca qui per approfondire– a livello mediterraneo per la presenza di aquile di mare, specie protetta, e di gattopardi.

Questa designazione è il risultato di attività di citizen science condotte dai subacquei coordinati da MedSharks www.medsharks.org e Banco di Santa croce Diving.

LE SPECIE

La cernia bruna (Epinephelus marginatus) può superare il metro e mezzo di lunghezza per molte decine di chili di peso ed è giustamente chiamata da molti la regina del Mediterraneo.

Famosa trans del mare, la cernia nasce femmina e diventa... cernio dopo alcuni anni, un tipo di comportamento che consente di mantenere costante il rapporto fra sessi e di limitare il numero di bocche affamate che girano per la scogliera. Le cernie sono presenti sul Banco durante tutto l’anno.

il gattopardo (Scyliorhinus stellaris) è uno squaletto a pois delle dimensioni di circa un metro. Di notte si aggira sui fondali in caccia di polpi, seppie e crostacei, mentre di giorno si rifugia in strette tane fra le rocce. Il Banco è una delle maggiori zone di riproduzione conosciute in Mediterraneo, dov’è possibile osservare le bianche uova deposte fra le gorgonie. Un lungo studio condotto sul Banco, il Progetto Stellaris www.progettostellaris.it ha dimostrato che sono necessari anche sei a otto mesi perché i piccoli emergano dall’uovo. E’ possibile incontrare il gattopardo tutto l’anno sul Banco - con molta abilità e un po’ di fortuna.

Lo scorfano (Scorpaena scrofa) si mimetizza perfettamente con l'ambiente, rimanendo adagiato sulle rocce, mentre aspetta le sue prede. Rispetto alle altre specie di Scorpaena è riconoscibile per le notevoli dimensioni.

il Banco è una zona dove in estate si radunano le aquile di mare (Myliobatis aquila), una specie recentemente protetta. I sub hanno documentato aggregazioni di dozzine di esemplari nuotare lente fra le secche. Alcune sono femmine molto grandi: le madri proteggono i piccoli nel loro corpo fino alla loro nascita, che avviene dopo circa 6 mesi di gestazione. Le aquile si avvistano sul Banco da maggio a ottobre.

Il tonno rosso (Thunnus thynnus) Grosso, veloce, potente: raggiunge i tre metri di lunghezza per oltre 600 kg. di peso, vive fino a trent’anni, è capace di migrazioni di migliaia di chilometri e sullo scatto può arrivare a 80 km/ora di velocità. Si avvicina al Banco a marzo-aprile attratto dai banchi di boghe, di cui si nutre per ingrassare rapidamente in vista della stagione di accoppiamento.

Il dentice (Dentex dentex) è un abilissimo predatore dai forti denti acuminati, perfetti per afferrare al volo una preda in movimento. Sul Banco si aggira in drappelli di dozzine di esemplari che pattugliano costantemente le pareti della secca per sorprendere, con scatti improvvisi, boghe o castagnole.

LE SECCHE

Tre maestose montagne sottomarine – la secca Principale, la secca di Terra e la secca di Fuori – e svariati scogli minori salgono verticali dai 45-50 metri di profondità fino a 10m dalla superficie, completamente avvolti da cespugli di corallo dorato, spugne gialle, cuscinetti di piccoli anemoni arancioni e soprattutto sterminate e coloratissime “foreste animali” di gorgonie, ventagli di un metro, un metro e mezzo di larghezza, di color rosso o giallo a seconda delle specie. 

Un’oasi resa resa possibile dai complessi processi oceanografici che possono rimescolare rapidamente le acque del Golfo o intrappolare il deflusso del fiume Sarno vicino alla costa, tingendo il mare di una cupa luce verde carica di nutrienti. Un ambiente ricco e in costante movimento, perfetto per la crescita e lo sviluppo di una comunità di organismi marini, che qui è infatti straordinariamente ricca e variegata.

© photo by Raffaele Pisani

SQUALI E RAZZE

© photo by Gabriella Luongo

IL GATTOPARDO

I gattopardi, gli squali a pois (Scyliorhinus stellaris), sono individui – come i gatti, i cani, i cavalli e le persone. Ognuno con il suo volto, che non cambia negli anni e che così può aiutarci a conoscerne la storia. Ogni squalo, lungo poco più di un metro, ha un disegno unico sul corpo fatto di macchie nere, marroni, bianche; unite in file o in impronte, cerchi, arabeschi; raggruppate in scacchiera o isolate su uno sfondo grigio o bruno, una variabilità infinita che ha ispirato il nome ‘gattopardo’ e che su ogni squaletto disegna un profilo unico e mai uguale.

Per capirlo ci sono voluti dieci anni, centinaia di immagini e la passione dei fotografi subacquei – uniti nel progetto Stellaris da MedSharks e BSC Diving – sul Banco di Santa Croce, nel Golfo di Napoli, che per i gattopardi è luogo specialissimo di incontro e riposo, dove molti nascono e si riproducono per disperdersi poi in tutto il Golfo. Incontrarli non è facile: di giorno rimangono per lo più intanati fra le rocce, per uscire poi di notte a cacciare seppie, polpi, qualche pescino.

Valentina, Circolino, Onda, Fedele i nomi assegnati dai loro ritrattisti subacquei. Se molti appaiono una volta, e solo qualcuno due o tre, SuperStar invece è stato fotografato almeno sei volte in altrettanti anni; mentre Diva e Boom tornano sul Banco da oltre un decennio: praticamente metà della loro vita adulta.

Non “un” gattopardo ma “quel” gattopardo, insomma, che se ne sta lì in tana a volte assieme ad altri in attesa della notte, o che gironzola per il Banco scegliendo la gorgonia migliore dove appendere un uovo e dare più speranza di futuro al suo piccolo. Non “un” uovo, ma “quell’uovo”: Totò, Peppino, Maradona sono solo tre delle duecento uova marcate dai subacquei e seguite per mesi, immersione dopo immersione, un faretto in controluce per controllarne lo sviluppo e scoprire che ci vogliono sei, sette o anche otto mesi perché si formi il piccolo squalo, e che la metà invece non ce la fa, consumata da funghi e parassiti o divorata “in fasce” da molluschi, granchi e persino stelle marine.

E’ allora, con la cura nel visitare le “proprie” uova e a filmare i piccoli squali a pois, che i sub hanno iniziato a creare dei legami con i gattopardi. E così, come insegna la volpe al Piccolo Principe, gli squali hanno smesso di essere uguali a centomila altri pesci e sono diventati per i sub unici al mondo: individui, dei quali hanno imparato a conoscere la storia e a temere i pericoli, che abbondano tutt’attorno all’oasi protetta del Banco: reti, nasse, ami e fucili, inquinamento.

Capirlo, è stata una svolta. Un legame tra uomo e squalo che ormai ha contagiato molti, che con il loro tempo, competenze e impegno stanno aiutando la ricerca e la conservazione di questa specie che sta scomparendo rapidamente dai mari mediterranei.

AMP PUNTA CAMPANELLA

Vervece

Lo scoglio del Vervece e situato di fronte al porto di Marina della Lobra, nel comune di Massa Lubrense, è zona A riserva integrale dell’AMP Punta Campanella. Enzo Maiorca qui fece uno dei suoi record di apnea.

Possibili incontri: barracuda, cernie, gattucci
Profondità max: 50 mt

Scoglio a Penna

Lo scoglio a Penna prende il suo nome dalla forma particolare che richiama la penna di un copricapo indiano. Si trova alla fine della Baia di Ieranto ricca di pareti suggestive e ottima visibilità.

Possibili incontri: polpi, ricciole e tonnetti
Profondità max: 35 mt

Mitigliano

La cala di Mitigliano, è situata nel comune di Termini, precede la baia di Ieranto, suggestiva per la sua acqua cristallina e le pareti che offrono riparo per parecchie specie. Ideale per snorkeling.

Possibili incontri: Scorfani, gamberetti, polpi
Profondità max: 20 mt

Punta Campanella

L’immersione a Punta Campanella è suggestiva per la sua importanza storica, la Baia offriva riparo alle navi greche e romane. Inoltre troviamo una ricchezza di biodiversità tra spugne gorgonie ed organismi che la popolano.

Possibili incontri: ricciole, barracuda
Profondità max: 45 mt

Vetara

Lo scoglio di Vetara ha una vita bentonica molto sviluppata, suggestive sono le conformazioni rocciose e i colori che si possono trovare in immersione.


Possibili incontri: ricciole, tonni
Profondità max: 40 mt

Isca

Proprio di fronte al fiordo di Crapolla, subito dopo, marina del Cantone troviamo l’isolotto di Isca, famoso per essere stato abitato nei momenti di pausa dal suo lavoro da Edoardo De Filippo. Offre pareti ricche di organismi come Astroides e Parazoanthus

Possibili incontri: polpi, murene, e piccoli organismi
Profondità max: 20 mt

IMMERSIONI TECNICHE

Traliccio Capri

Nei pressi di punta Carena giace un traliccio della corrente, caduto in mare dopo una tempesta, il traliccio è diventato casa di molti organismi viventi, la limpidezza dell’acqua e la parete offrono un’immersione suggestiva.

Profondità max: 60 mt

Secchitella Capri

Situata tra Punta Campanella e Capri con il cappello a 45 metri.

Profondità max: 75 mt

relitto Valsavoia

Il Valsavoia giace su un fondale di 90 metri tra Capri e Positano, il relitto era un piroscafo utilizzato dalla marina militare durante la seconda guerra mondiale, affondato dalla Marina Inglese.


Profondità max: 90 mt

relitto Junker 52

Lo Junker è situato tra Punta Campanella e Capri, un aereo tedesco, ignote le cause dell’ammaraggio 

Profondità max: 75 mt

relitto Salemi

Il Salemi navigava diretto verso Messina, fu affondato dal sommergibile della Marina Inglese, al largo di Positano.

Profondità max: 100 mt

Li Galli - AMP Punta Campanella

Li galli o l’arcipelago delle sirene e formato da 3 isolotti piccolissimi situati nella zona B del parco marino punta campanella.
Lì galli, Gallo lungo e castellucci giacciono
Tra Capri e Positano e le immersioni arrivano fino a 100 mt di profondità . Lo spettacolo è assicurato tra acqua cristallina e biodiversità

Profondità max: 100 mt

I Progetti

Sotto l’egida di progetti europei come Clean Sea LIFE www.cleansealife.it e LIFE European Sharks www.europeansharks.eu, i subacquei operano volontariamente da anni in questo fazzoletto di mare per il recupero di reti e lenze abusive, e sono impegnati con progetti di osservazione e monitoraggio, la citizen science, come il censimento di squali e aquile di mare e il monitoraggio dei cambiamenti climatici con il progetto MedFever www.medfever.it

Allo stesso tempo, con il progetto Erasmus+ Fins into the Water https://emseanet.eu/fins-water-library , si adoperano per la diffusione della cultura e conoscenza del mare fra i subacquei, gli operatori del mare e i ragazzi delle scuole.

PULIZIA

SENSIBILIZZAZIONE

DIVULGAZIONE

RICERCA
citizen science

TUTELA

FINS INTO THE WATER – MEDITERRANEAN SEA LITERACY
Il Mar Mediterraneo, sempre più caldo, sta affrontando molte sfide ambientali. E’ così anche per il Golfo di Napoli, una regione dove il turismo estivo è particolarmente intenso e mette sotto pressione l’ambiente e le sue fragili risorse. Per far sì che i visitatori trascorrano le vacanze in modo più sostenibile, è necessario che i centri per gli sport e il turismo acquatico siano sempre più consapevoli del proprio ruolo e adottino e diffondano pratiche più sostenibili. Il progetto europeo Eramus+ Fins into the Water – che riunisce sette realtà in Spagna, Malta, Grecia, Belgio, Croazia e in Italia si svolge nell’area del Banco grazie al BSC Diving – ha sviluppato diversi materiali per facilitare il trasferimento delle buone pratiche fra gli operatori del settore che vi invitiamo a consultare https://www.emseanet.eu/fins-water-library

PULIZIA DEI FONDALI

La pesca abusiva – anche quella ricreativa – rappresenta la principale minaccia per il Banco di Santa Croce: non solo per le catture, ma anche per i danni provocati dagli attrezzi da pesca quando rimangono impigliati fra le rocce e le gorgonie. La comunità di subacquei, la prima a godere delle bellezze del Banco, è costantemente impegnata in attività di rimozione di reti e lenze abbandonate, così come di ogni altro rifiuto. In questi anni sono state innumerevoli le iniziative di pulizia del Banco di Santa Croce: dai grandi eventi che hanno coinvolto dozzine di sub insieme al progetto europeo Clean Sea LIFE www.cleansealife.it , alle pratiche quotidiane di recupero delle lenze abusive da parte dei diving abilitati a immergersi sul Banco.  

RICERCA – SIAMO TUTTI SCIENZIATI!

 

Un gruppo di subacquei al servizio del mare: da oltre dieci anni MedSharks www.medsharks.org coordina diverse attività di “citizen science” con i subacquei che si immergono sul Banco di Santa Croce: un esercito appassionato e numeroso, le cui osservazioni forniscono alla scienza dati preziosi.

Fra le iniziative ricordiamo:

 

  • Le 5 edizioni di BioBlitz: dal 2011 al 2016, dozzine di sub si sono immersi per ripulire il Banco da lenze e reti e contribuire al lo studio sulla riproduzione del gattopardo

  • ProgettoStellaris
    www.progettostellaris.it il primo progetto di studio sul gattuccio maggiore o gattopardo, realizzato da subacquei coi subacquei, tutti al servizio del mare

  •  Il mare ha la febbre! MedFever www.medfever.it , la rete di subacquei che registrano i cambiamenti climatici e gli effetti che hanno in mare, è partita proprio dal Banco di Santa Croce, dove una rete di sensori monitora costantemente le temperature del mare da oltre 8 anni
  • Con la condivisione di foto e filmati con il progetto europeo LIFE European Sharks www.europeansharks.eu i sub stanno contribuendo alla conoscenza e tutela delle aquile di mare, oltre che del gattopardo. I sub si sono impegnati ad adottare un codice di condotta per l’osservazione responsabile di squali e aquile, e nel caso di avvistamento raccolgono foto e video senza recare loro disturbo, solo il tempo necessario alla racconta dei dati scientifici.
OCEAN LITERACY

CONTATTI

diving@bancodisantacroce.com

Prenotazioni e logistica +39 3345209887

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